PICCOLA OPERA

DELLE MARCHE

 

IL PROGETTO

LE PRODUZIONI  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL PROGETTO

“Piccola Opera” caratterizza la sua attività nel panorama teatrale regionale in quanto centro di interesse produttivo nuovo, punto di riferimento per un nuovo modo di concepire, realizzare e proporre lo spettacolo del teatro d’opera: per il prestigio degli interpreti, la novità e la rarità della proposta che non raddoppia l’iniziativa già in atto nel sistema regionale della lirica istituzionale (Macerata, Pesaro, Jesi e Ancona), ma ne integra la proposta.

Suo strumento privilegiato è lo spirito di “laboratorio” culturale per nuovi modi di interpretazione del genere: attraverso l’allestimento di titoli nuovi contemporanei, così come di titoli del passato poco proposti, o anche di repertorio offerto a nuova lettura. Costante operativa è proporre nuove produzioni, ove possibile attivando coproduzioni e magari prime esecuzioni.

Essa sintetizza in sé gli obiettivi della divulgazione del mondo artistico dell’opera (nei suoi diversi esiti di forme e linguaggi espressivi) con quelli della promozione di un ampio repertorio di teatro in musica lungo quattro secoli, ricchissimo e tuttavia poco proposto, con lavori dei maggiori compositori dal ‘600 ai giorni nostri. Un repertorio “nuovo” per un nuovo e dinamico modo di concepirne la proposta, inteso a caratterizzarne la personalità produttiva secondo quattro differenti peculiarità.  

 

Nuovo repertorio e nuovo pubblico giovane

Titoli antichi e moderni di rara programmazione, ma anche grandi titoli di repertorio popolare presentati al pubblico con taglio innovativo e impostazione drammaturgica che avvicini al genere d’arte anche il pubblico neofita: suo obiettivo primario è la divulgazione del teatro in musica tra il pubblico non abituale e tra le fasce dei più giovani, rispettando sempre e comunque il dettato musicale dei compositori senza ricorrere a fuorvianti arrangiamenti o riduzioni strumentali della partitura originaria. 

Verso un nuovo approccio al teatro d’opera

Il repertorio configurato crea stimolanti presupposti e condizioni per un nuovo modo di fare e di intendere il teatro d’opera di oggi –e di domani- proponendo formule produttive ed artistiche su cui il tempo obbligherà presto il settore ad interrogarsi e sulle quali si costruirà il futuro del teatro d’opera:

a) La compagnia stabile. In presenza di risorse che non consentono più assemblaggi di “primedonne” secondo i costosi obblighi dello “star system”, si imporrà la creazione di compagnie stabili di cantanti, come è già in uso in molti teatri di vari paesi d’Europa. Piccola Opera delle Marche si pone come “luogo” per un inizio di compagnia stabile.

b) La nuova registica. Quale autentico Laboratorio, Piccola Opera è la sede più indicata per allestimenti teatrali e idee registiche lontane dal fasto fine a sé stesso e dalla consueta abusata ridondanza, per creare invece soluzioni innovative e dinamiche che valorizzino la drammaturgia con sensibilità estetica moderna, senza annegarla nella pesantezza visiva -a volte senza motivo- che induce a scambiare per “grande teatro” ciò che spesso è solo “teatro grande”.  

Valorizzazione del patrimonio teatrale diffuso

Il significato culturale e produttivo di Piccola Opera delle Marche si avvalora ancor più proprio in virtù del territorio in cui risiede, caratterizzato dalla presenza di numerosi teatri storici che proprio dalla sua attività potrebbero essere valorizzati e resi preziosi nelle loro dimensioni, spesso tanto ridotte da non permettere spettacoli che non siano espressamente realizzati come lo sono le produzioni di Piccola Opera.  

Collaborazioni coproduttive e sinergie operative

Piccola Opera realizza e produce spettacoli con criteri di massima agilità, adatti allo sviluppo della rete teatrale territoriale fatta di piccole strutture diffuse che potrebbero essere vitalizzate e valorizzate da tale opportunità di programmazione. Contemporaneamente all’attività sul territorio e anche fuori regione, si attivano rapporti di collaborazione e coproduzione con enti affini di ambito nazionale e internazionale.

La programmazione non dimentica titoli rivolti al pubblico dei più giovani, anche quali interpreti ed esecutori accanto ad artisti e operatori professionisti, previa adeguata azione di preparazione. Tale scelta produttiva stabilisce un’importantissima saldatura tra didattica, divulgazione e proposta di spettacolo innovativa: scelta che è possibile realizzare tramite specifici accordi in merito con le istituzioni scolastiche, attraverso l’azione formativa denominata “Accademia della Piccola Opera”.

Accademia della Piccola Opera

Si configura in un Corso di studio da realizzarsi in collaborazione con Istituti didattici secondari, che si articola lungo l’Anno Scolastico da gennaio a fine maggio (o inizio giugno); rivolta agli allievi delle scuole medie inferiori, si articola in diverse fasi teoriche e pratiche che mirano all’insegnamento delle nozioni base della storia e del linguaggio espressivo del teatro in musica. L’Accademia può attivarsi con un singolo Istituto o coinvolgerne diversi.

La parte pratica del Corso prevede l’insegnamento diretto di professionisti del mondo del teatro musicale, che costruiscono con gli allievi il percorso di realizzazione di un vero spettacolo di teatro musicale di taglio professionale: in tal modo gli allievi sono protagonisti di un evento spettacolare in un contesto non scolastico, bensì di operatori professionisti, con il surplus formativo ed emozionale che ciò implica automaticamente per loro. L’esito di spettacolo ha due diverse fasi, con relativo differente contesto: la prima, mirata al pubblico interno degli Istituti didattici, con una rappresentazione a fine Anno Scolastico (fine maggio – inizio giugno) riservata agli allievi e rispettive famiglie dell’Istituto stesso, come Saggio conclusivo del Corso; la seconda, mirata al pubblico esterno, come proposta di spettacolo professionale presso cartelloni di spettacolo istituzionali.